Premetto che prima di usare Logic Pro X usavo Cubase, ma che poi a causa di un “conflitto” con il musicista con cui lavoravo, me ne sono liberato vendendogli tutta l’attrezzatura, anche perché volevo passare a un Mac.
Detto questo, è vero che Logic offre un sacco di possibilità e costa molto meno rispetto a Cubase, ma è anche vero che ha tantissimi difetti che possono essere migliorati, difetti che sono talmente assurdi che non dovrebbero nemmeno esistere.
TUNING: se si usano VST, questi andranno impostati A OGNI ASCOLTO, perché Logic Pro X imposta a 440 hz ogni volta che fermate l’ascolto e che ripartite da capo, o semplicemente cliccate un paio di passaggi più indietro per verificare un eventuale errore. Questo si poteva evitare, perché se imposto a un’altra frequenza l’intero brano, non capisco perché il programma decida da solo di fare di testa sua.
REGISTRAZIONE: è impossibile registrare una volta cliccato il tasto “Play”. Infatti dovrete cliccare solo su “Record”, perché se volete evitare eventuali rumori di sottofondo per non stare lì a fare un lavoraccio con l’editing, non potrete dare prima il “Play” e successivamente il “Record”.
EDITING: ha un sacco di funzionalità, ma non capisco perché ogni tanto si attiva da solo il Flex Pitch. Dividendo la traccia registrata, come la voce per togliere le zone di silenzio contenente rumore vario, trovo irritante che, se clicco sulla traccia intera (nella colonna a sinistra), mi seleziona TUTTE le parti, creando così una grande confusione perché se non si sta attenti, si finisce col modificare l’intera traccia e non solo il pezzo interessato.
BOUNCE? Se come me siete “uscenti” da Cubase, saprete benissimo che per ESPORTARE il brano in un qualunque formato, basterà selezionare EXPORT. Per Logic Pro non è così. Con Export non si esporta l’intero brano, ma una traccia alla volta. Per creare la vostra canzone dovrete selezionare BOUNCE (molto LOGICO, vero?) e da lì scegliere il formato, la qualità audio, da dove deve partire il brano e dove deve finire (cosa che dovrebbe fare da solo, e che a volte fa, ma sbagliando le battute). Ah, prima di esportare il brano bisogna ricordarsi di togliere il metronomo, altrimenti Logic, con fare logico, includerà anch’esso nel vostro brano.
VST: Premetto che odio i vst perché sono un insulto allo strumento reale, ma non potendo permettermi un pianoforte a coda in casa, sono costretto a usare un pianoforte virtuale. Detto questo, mi è capitato di sbagliare a premere il pedale di sustain e l’ho fatto a inizio brano. Terminato il brano, ho fatto il famoso Bounce, e andando a riascoltare il brano esportato, il pedale di sostegno iniziale mancava! Allora ho provato semplicemente a registrarlo più avanti. NIENTE. Ho selezionato quello vecchio e l’ho spostato poco prima dell’inizio del brano. NIENTE. Insomma, ho dovuto esportare il brano per intero, con quattro battute di silenzio, aprire un nuovo progetto, caricare il brano, togliere le battute iniziali, RIMUOVERE IL METRONOMO perché altrimenti me lo includeva, e poi esportare nuovamente tutto.
In conclusione, Logic è valido, bello e registra bene, e offre davvero tante possibilità e permette molte aggiunte gratuite, ma le pecche sopraelencate sono tanto banali che sembra sia stato creato “tanto per”.